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Letteratura sarda e cinema

Oltre alla riappropriazione di storie, ambienti, volti, lingua, il “nuovo cinema sardo” ha intessuto un legame vitale con la letteratura sarda, sia quella del passato che quella contemporanea. Nume tutelare, soprattutto all’inizio è Grazia Deledda, della quale si contano tra film e sceneggiati una decina di trasposizioni. Due libri belli e importanti di Sergio Atzeni diventano due film (“Il figlio di Bakunìn” e “Bellas mariposas”) altrettanto fondamentali per l’immaginario del cinema isolano; i registi attingono fra tradizione e modernità da Emilio Lussu, Antonio Gramsci, Francesco Masala, Salvatore Mannuzzu, Maria Giacobbe, Giuseppe Fiori, Giulio Angioni saldando uno scambio con la letteratura isolana dove l’immagine approfondisce e offre altre letture alla parola scritta. Un intreccio che moltiplica i punti di vista e le piste narrative, rifugge dal luogo comune e disegna una faccia nuova, più variegata, della moderna cultura sarda.

Intervengono:

Alice Flemrová (Università Carlo IV di Praga), Sergio Naitza (regista e giornalista), Salvatore Mereu (regista), Alessandro Marini (Università Palacký di Olomouc) e Maria Bonaria Urban (Università di Amsterdam)

In italiano con traduzione simultanea in ceco.

Partecipazione gratuita previa registrazione sulla piattaforma Zoom

BROCHURE CINEMA

  • Organizzato da: IIC Praga