Il “canto a tenore” è l’espressione etnico-musicale più arcaica della Sardegna, uno dei più straordinari esempi di polifonia del Mediterraneo, per ricchezza timbrica, espressività e complessità strutturale. Il canto è composto da quattro voci maschili (bassu, contra, sa mesu boche e sa boche, dalla più bassa alla più acuta) che formano una trama sonora di assoluta unicità. Di origine antichissima, certamente millenaria, il canto a tenore è nato come imitazione delle voci della natura: su bassu imiterebbe il muggito del bue, sa contra il belato della pecora e sa mesu boche il verso dell’agnello, mentre il solista sa boche impersona l’uomo stesso, colui che è riuscito a dominare la natura. Il canto a tenore nel 2005 è stato inserito dall’UNESCO nella lista del patrimonio orale e immateriale dell’Umanità.
Il gruppo dei Tenores di Neoneli, fondato nel 1976 dal solista Tonino Cau con l’intento di recuperare l’atavico e unico modulo canoro del canto a tenore che rischiava di scomparire dalla memoria collettiva, in oltre quarant’anni di carriera si è esibito in tutto il mondo, non disdegnando contaminazioni con altri generi musicali e collaborando con artisti di fama internazionale. Oltre ad eseguire i canti dell’antica tradizione sarda, i Tenores di Neoneli negli ultimi anni hanno composto e presentato in Italia e all’estero canti che narrano le vicende di grandi personaggi nati in Sardegna quali Antonio Gramsci ed Emilio Lussu.
A Praga i Tenores di Neoneli si esibiranno accompagnati da due suonatori di launeddas, antico strumento a canne sardo, Orlando Mascia e Luca Schirru.
In collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura.
Cinema Přítomnost
Siwiecova 1, Žižkov (Praga 3)
Per maggiori informazioni e biglietti: https://rachot.cz/tenores-di-neoneli-2022_/