Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Camilleri e la lingua di Vigàta tra italiano, dialetto e invenzione

camilleri banner_new2

Un incontro per celebrare il centenario della nascita di Andrea Camilleri, uno dei grandi narratori italiani del Novecento.

Amatissimo in Italia e tradotto in tutto il mondo, Camilleri ha inventato una lingua che sembra resistere alla traduzione: il suo “siculo-italiano”, un intreccio di dialetto e italiano che non è mai puro dialetto e non è mai puro italiano. Una lingua letteraria nuova, capace di evocare atmosfere, identità e umorismo, ma che spesso lascia spiazzati non solo i traduttori stranieri, ma anche i lettori italiani.

Come si traduce una lingua che non esiste al di fuori dei romanzi di Camilleri? E quanto di Vigàta si perde — o si reinventa — quando il commissario Montalbano parla in un’altra lingua?

Ne discuteranno Alice Flemrová, italianista e sicilianista, traduttrice di Camilleri e  Fausto De Michele, professore associato di letterature comparate alle Università di Graz e Vienna ed esperto di letteratura siciliana.

Modera Marialuisa Pappalardo.

In italiano con traduzione simultanea.

6 ottobre alle 18:00

IIC, Sala proiezioni

Šporkova 14

Partecipazione gratuita previa registrazione obbligatoria su Eventbrite.