Una serie di grandi teli fotografici e una videoinstallazione illustrano, nella Cappella barocca della nostra sede, un grande tesoro della cultura italiana iscritto dal 2003 nella lista UNESCO del patrimonio immateriale dell’umanità. Si tratta del tradizionale uso di scenografiche macchine votive portate a spalla in quattro feste sacre: la Festa dei Gigli di Nola, la Varia di Palmi, la Faradda dei Candelieri a Sassari e la Festa di Santa Rosa a Viterbo. Alle immagini che, attraverso queste “macchine di pace”, ci avvicineranno alla cultura della festa sacra in Italia, si accompagna un particolare pezzo d’esposizione: la cosiddetta testa-scultura dell’artista Giuseppe Fata, dedicata al delicato tema della Pace nei luoghi di guerra.
Il progetto, a cura di Patrizia Nardi, è promosso dalla “Rete delle grandi Macchine a spalla italiane”. È patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, ed è realizzato con la collaborazione dell’Istituto Centrale del Patrimonio Immateriale. È sostenuto dalle quattro città aderenti alla Rete, dalle rispettive Diocesi, dai rispettivi Rotary Club e dal Rotary F.R.A.C.H, dalla Federazione nazionale Club per l’UNESCO e da Meraviglia Italiana Project.
Cappella barocca dell’Istituto italiano di Cultura
La mostra sarà visitabile dal 5 al 14 giugno 2023, dal lunedì al giovedì ore 9:00-17:00 e il venerdì ore 9:00-14:00