Il palcoscenico è la Cecoslovacchia dopo il colpo di stato comunista del febbraio 1948, l’esplosione dei processi spettacolo contro i nemici del popolo (e gli avversari interni al Partito comunista cecoslovacco), la persecuzioni degli ordini religiosi, il terrore e il terrorismo (quello internazionale, allevato nella scuole di partito e nei centri di addestramento). Particolare l’accanimento contro le donne: la deputata socialista moderata Milada Horáková finisce impiccata, così come l’agente della Terza Resistenza Helena Rokycanská. La persecuzione colpisce il mondo della cultura underground espressa da Jana Černá, orfana di Milena Jesenská (la musa di Kafka), che assieme a Bohumil Hrabal e altri, mise in piedi la casa editrice clandestina Půlnoc, iniziatrice del fenomeno dei samizdat. Ma anche le donne inviate dal PCI nella redazione della sua radio clandestina a Praga, per la redazione della trasmissione “Oggi in Italia”. Un decennio di feroce e ottuso stalinismo, caratterizzato da un regime poliziesco brutale, da tribunali spietati, da una vita grama, sovrastata da una nomenklatura ingorda.
Dialoga con l’autore Andreas Pieralli, traduttore e giornalista.
27 settembre alle 18:00
Sala proiezioni, IIC
Partecipazione gratuita previa registrazione obbligatoria su Eventbrite.