Nel 1610, Galileo Galilei, astronomo dell’Università di Padova, pubblicò il libro Sidereus Nuncius (Un messaggio dalle stelle) che rivoluzionò il modo di studiare l’Universo.
Galileo Galileo fu un pioniere del metodo scientifico sperimentale e fu il primo a utilizzare un telescopio rifrattore per fare importanti scoperte astronomiche con idee innovative per la loro applicazione. In particolare, dopo aver osservato e studiato le orbite dei quattro satelliti più grandi di Giove, ha proposto di utilizzarli per la geolocalizzazione. La sua straordinaria visione ha avuto un’eco e ispirato le persone per secoli ed è ancora centrale nella nostra vita quotidiana.
La geolocalizzazione satellitare è oggi una realtà ed è alla base dei moderni sistemi di navigazione. Tra le costellazioni di satelliti per la navigazione, quella europea non a caso prende il nome da Galileo. Si tratta di un sistema molto complesso di trenta satelliti artificiali che supporta l’economia europea fornendo dati estremamente precisi per un’ampia gamma di servizi.
La mostra “Sidereus Nuncius: dalla ricerca di Galileo Galilei ai moderni sistemi di navigazione satellitare” è un omaggio al potenziale dell’innovazione nei secoli e al successo della costellazione europea Galileo, il sistema di navigazione satellitare più preciso al mondo.
Dal 22 al 31 ottobre nella sala capitolare dell´Istituto Italiano di Cultura.
Orari di apertura della mostra dal 22 ottobre:
Lu – Gio 9:00 – 19:00
Ven 9:00 – 13:00